salumi basilicata

Cucina regionale: Basilicata

basilicataLa Basilicata si presenta a turisti e viaggiatori come una regine dove il fascino naturale incontra la storia, le tradizioni culinarie, spostandosi all’interno di zone che hanno conservato ricordi delle origini, con un marcato carattere mediterraneo. Quando si parla di cucina e di ricette della Basilicata, nota anche con il suo nome originale di Lucania, non si può non parlare di materia prime della terra, della carne e del pesce. A livello geografico questa ragione si colloca al centro di una zona prettamente caratterizzata da sapori e gusti variegati: le tradizioni sono tante ma alla base di esse non sembrano mai mancare i formaggi (impossibile non parlare del caciocavallo podolico, la cacioricotta e il canestrato di Moliterno), i cereali, i vini e gli insaccati.

Il punto di forza del folclore lucano è il saper accostare prodotti genuini, semplici con una cucina ben più moderna, che è molto lontana da questa cultura: tra i piatti più caratteristici spiccano l’agnello alla buca, il baccalà alla lucana, le pettole di Natale e i famosi taralli all’avignanese che vengono insaporiti dall’anice. Molto apprezzati a livello nazionale sono i salumi che abbracciano ogni diverso gusto da quelli un pochino più raffinati come la soppressata, fino a quelli decisamente meno raffinati ma gustosi come la lucanica e la pezzenta, che si ottiene con le parti meno nobili del maiale, ovvero testa ed interiora. Meritano anche di essere citati alcuni vini DOC come l’Aglianico del vulture DOC, un vino rosso dal sapore asciutto; il Grottino di Roccanova DOC, un vino di color rubino con profumo intenso; il Matera DOC dal colore rosso rubino e il Terre dell’Alta Val d’Agri DOC.

Contrariamente a quanto si possa pensare la produzione di legumi non è particolarmente elevata, ma nonostante ciò vengono coltivate in Basilicata due qualità differenti di fagioli di Sarconi I.g.p.: i borlotti e i cannellini. Il territorio tipico che caratterizza questa regione è infatti più idoneo alla coltivazione e quindi produzione di tutt’altro tipo di materie prime, come per esempio gli olivi, dai quali si ricava l’olio extravergine di oliva lucano D.o.p., che possiede un colore giallo ambrato intenso con riflessi verdi e quel suo particolare odore fruttato con un retrogusto di pomodoro.

 

PIATTI TIPICI

Pane cotto

Si tratta di un pane che è disponibile in gran parte della penisola, con le varianti apportate in base alla zona e alla regine in cui ci si trovi. Per ottenerlo si aggiunge al pane raffermo del brodo che viene ottenuto con porri e peperoncino, e infine uova e prezzemolo.

Grano al sugoGrano al sugo

Una preparazione gustosa che si ottiene in tempi lunghi: bisogna pulire il grano e lasciarlo a bagno per tutta la notte, poi andrà lessato in acqua bollente e salata; viene servito con pecorino grattugiato e succo di pomodoro.

 

 

 

Cutturidd di pecora

E’ un tipico piatto che racchiude in se due culture: quella pugliese infatti si confonde con la tradizione lucana che nasce tra materani e pugliesi che oggi lo propongono con base simile ma diverse varianti. Per prepararlo si utilizza la pecora, quando è ormai vecchia ed ormai improduttiva: la sua carne viene fatta cuocere in un tegame capiente insieme a pomodorini, peperoni, patate, cipolla, aglio tagliati in modo grossolano. Prevede una cottura molto lenta che può richiedere fino a due ore.

CiammottaCiammotta

Oltre a una versione lucana della ciammotta possiamo trovarne una calabrese: si ottiene con la frittura separata di patate, peperoni, melanzane e pomodori che vengono poi uniti in un solo tegame insieme a un aglio intero e schiacciato. La cottura è lunga, avviene con un sugo di pomodoro in un tegame di coccio e prevedere un’ora sui fornelli dopo la fase di friggitura.

 

Panzerotti

Sono serviti in versione dolce e vengono farciti con passata di ceci, cioccolato, zucchero e cannella, poi sono fritti o cotti nel forno e spolverati con zucchero a velo oppure miele.

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